Il contribuente destinatario di un avviso di accertamento relativo ai tributi comunali, nel caso riscontri inesattezze o errori, può chiedere il riesame in autotutela dell’atto amministrativo, al fine di ottenere un provvedimento di annullamento o di rettifica dell'atto senza la necessità di ricorrere agli organi giurisdizionali.
Esempi di inesattezze sono:
- errori di persona
- errori logici o di calcolo
- errori sul presupposto dell’imposta e della tassa
- doppia imposizione
- mancata considerazione di versamenti regolarmente effettuati
- mancata considerazione di aliquote agevolate, detrazioni ecc.
- errori materiali del contribuente, facilmente riconoscibile dal funzionario responsabile del tributo.
La domanda va presentata entro 60 giorni dalla notifica dell’atto, deve essere motivata e deve evidenziare l'errore commesso. É inoltre necessario, allegare la documentazione probatoria che non è in possesso dell'ente (ad esempio bollettini di pagamento, notifiche di rendite, ecc.).
La domanda non interrompe i termini per il pagamento né per la proposizione del ricorso in Corte di Giustizia Tributaria e deve quindi essere tempestivamente presentata.