Chiedere la compensazione tra crediti e debiti tributari

Chiedere la compensazione tra crediti e debiti tributari

La compensazione tra crediti e debiti tributari consente ai contribuenti, nei termini previsti dalla normativa vigente, di detrarre dalle quote dovute eventuali eccedenze di versamento e può essere relativa al medesimo tributo (compensazione verticale) o relativa a tributi locali diversi (compensazione orizzontale es. IMU e TASI), fermo restando il divieto di compensazione tra quota statale e quota comunale di IMU e TASI. 

Le eccedenze di cui si chiede la compensazione devono riguardare l’anno in corso o gli anni precedenti.

Non è ammessa la compensazione con importi dovuti a fronte di avvisi di accertamento emessi dal Comune per il medesimo tributo, salvo che il contribuente abbia rinunciato ad impugnarli, presentando apposito atto di adesione al Comune, ovvero gli stessi siano divenuti definitivi.

La compensazione può avvenire solo se non è intervenuta decadenza dal diritto al rimborso.

Se le somme a credito sono maggiori del tributo dovuto, il contribuente potrà chiedere che la differenza venga utilizzata in compensazione dei versamenti successivi ovvero chiedere il rimborso del credito residuo.

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Ultimo aggiornamento: 06/04/2023 11:54.22